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Come compensare i redditi da trading con le detrazioni fiscali?

Si apre la quarta strategia di ottimizzazione fiscale

 

I profitti derivanti da trading possono essere utilizzati per detrazioni fiscali?

Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo distinguere la varie tipologie di redditi derivanti dall’attività di trading:

    • Profitti da azioni, opzioni, futures, cfd, forex, valute: Redditi Diversi – tassazione separata del 26%
    • Profitti da ETF armonizzati, cedole, dividendi e interessi: Redditi di Capitale – tassazione separata del 26%
    • Profitti da ETF non armonizzati: Redditi Ordinari – tassazione ordinaria

Questa premessa è fondamentale per spiegare la quarta lezione di strategie fiscali.  Gli unici strumenti che possono essere utilizzati per recuperare le detrazioni fiscali sono le plusvalenze da ETF non armonizzati.

In questa quarta lezione di ottimizzazione fiscale vediamo come RECUPERARE LE DETRAZIONI FISCALI

 

Le plusvalenze da ETF Non armonizzati vanno a tassazione ordinaria

Puoi detrarre spese mediche, assicurative, di ristrutturazione, ecc. compensandole con PLUSVALENZE da ETF NON ARMONIZZATI

 

Gli ETF devono sempre essere valutati singolarmente ad ogni chiusura di trade:

  1. Le minusvalenze da ETF vanno dichiarate come redditi diversi e possono compensare altri redditi diversi quali le azioni, opzioni e futures.
  2. Le plusvalenze da ETF andranno dichiarate come redditi di capitale (ETF armonizzati) o come redditi ordinari (ETF non armonizzati).

Gli ETF non armonizzati vanno a tassazione ordinaria e vengono tassati in base allo scaglione di reddito di appartenenza (dal 23% al 43%).

I proventi derivanti da ETF non armonizzati vengono sommati agli altri redditi (lavoro autonomo, dipendente, affitti…). Si possono utilizzare per detrarre le varie spese (esempio spese mediche, assicurative, per ristrutturazione, ecc.), se i redditi a tassazione ordinaria non compensano interamente le detrazioni. Chiudendo plusvalenze da ETF non armonizzati si recuperano le detrazioni.

Attenzione, questa strategia non può funzionare per chi investe in “CFD” su ETF (ad esempio, tramite piattaforme come Vantage, AvaTrade o un Plus500), ma solo con broker che offrono investimento in ETF veri come Interactive Brokers, Trading212 o DeGiro.

Può essere conveniente investire in ETF non armonizzati per due motivi:

    • Finendo a tassazione ordinaria vengono tassati in base all’aliquota dello scaglione di reddito di appartenenza

SCAGLIONI DI REDDITO

Fino a €15.000 → 23%
Da €15.001 a €28.000 → 25%
Da €28.001 a €50.000 → 35%
Oltre €50.001 → 43%

Se non si detengono redditi al di sopra di €15.000 l’aliquota è del 23% (al di sotto di quella del 26% presente per tutti gli altri redditi).

    • Se si detengono molte spese, come ad esempio spese mediche, assicurative o di assicurazione ma allo stesso tempo non si detengono abbastanza redditi per compensarle potrebbe essere convivente investire in ETF NON ARMONIZZATI. Le plusvalenze di questi strumenti andranno in compensazione con queste spese e diminuiranno o talvolta azzereranno le imposte da pagare.

 

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*I contenuti della presente pagina non costituiscono consulenza fiscale e i contenuti non possono sostituire la consulenza individuale di esperti per i singoli casi concreti