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Hai perso o ti hanno rubato le chiavi di accesso del tuo wallet decentralizzato?

Per chi investe in criptovalute, la gestione fiscale rappresenta un aspetto cruciale, soprattutto considerando la crescente diffusione di Bitcoin, Ethereum e altre cripto-attività. I wallet decentralizzati, strumenti essenziali per conservare questi asset digitali, operano attraverso chiavi private o codici Seed che garantiscono l’accesso esclusivo al contenuto. Ma cosa succede se smarrisci queste chiavi o, peggio, se subisci un furto? Questo scenario solleva numerosi dubbi, soprattutto su come dichiarare le criptovalute inaccessibili nella dichiarazione dei redditi.

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La normativa fiscale italiana e la dichiarazione delle criptovalute nel quadro RW

In Italia, la normativa fiscale prevede che tutte le attività finanziarie detenute all’estero, comprese le criptovalute, debbano essere dichiarate nel quadro RW del Modello Redditi. Il quadro RW serve per il monitoraggio fiscale delle attività finanziarie estere e pagamento dell’imposta di bollo, indipendentemente dal valore degli investimenti o dall’effettiva realizzazione di una plusvalenza. Questo obbligo si estende anche alle cripto-attività, poiché, sebbene decentralizzate, sono considerate come attività detenute all’estero.

Tuttavia, esistono delle eccezioni importanti, soprattutto nei casi in cui il contribuente non ha più accesso alle proprie cripto-attività. In situazioni di furto o smarrimento delle chiavi private, la Circolare n. 30/E del 27 ottobre 2023 offre una chiara risposta. Secondo questa circolare, se il contribuente è in grado di dimostrare, tramite una denuncia presso un’autorità di pubblica sicurezza, che le chiavi private sono state smarrite o rubate, non è tenuto a dichiarare nel quadro RW le cripto-attività associate a quel wallet.

 

Come gestire le cripto-attività rubate o perse nel quadro RT

Un altro aspetto importante della gestione fiscale delle criptovalute riguarda il quadro RT, che è dedicato alla dichiarazione delle plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla vendita o cessione di strumenti finanziari, incluse le criptovalute. Tuttavia, nel caso di criptovalute rubate o smarrite, non si realizza alcuna cessione che possa generare plusvalenze o minusvalenze. Di conseguenza, non è necessario compilare il quadro RT per criptovalute che non sono più sotto il tuo controllo.

La Circolare n. 30/E del 2023 chiarisce che il furto o lo smarrimento delle chiavi private non costituiscono una fattispecie fiscalmente rilevante. Questo significa che, anche se hai perso l’accesso alle criptovalute, non puoi dichiarare una perdita nel quadro RT, poiché la normativa non prevede la deducibilità di perdite derivanti da eventi come il furto o lo smarrimento. In altre parole, la perdita di accesso alle criptovalute non è equiparabile a una cessione o vendita che possa produrre una minusvalenza fiscalmente rilevante.

 

 

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