Dichiarazione Crypto.com

Ottobre 21, 2022

Crypto.com è un exchange di criptovalute con oltre 50 milioni di utenti, che offre un ecosistema completo per il trading, carte Visa prepagate e un’app per la gestione degli asset digitali. La piattaforma consente pagamenti in criptovalute tramite Crypto.com Pay e un marketplace per NFT. Sul piano fiscale, chi detiene criptovalute su Crypto.com deve dichiarare il conto nel quadro RW del Modello Redditi PF e segnalare eventuali plusvalenze superiori a 2.000€. Le imposte vanno versate entro il 30 giugno, con dichiarazione da inviare entro il 30 settembre 2024.

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Dichiarazione Coinbase

Ottobre 6, 2022

Coinbase è una delle piattaforme più utilizzate per acquistare e vendere criptovalute, ma essendo un conto estero (USA), deve essere dichiarato nel Modello Redditi Persone Fisiche. È obbligatorio compilare il quadro RW per il monitoraggio fiscale, indipendentemente dall’attività svolta sul conto. In caso di plusvalenze superiori a 2.000€, va compilato anche il quadro RT, mentre i redditi da staking, mining o airdrop rientrano nel quadro RL. Coinbase non fornisce documentazione fiscale conforme alla normativa italiana, quindi è necessario calcolare manualmente i saldi e le operazioni con il metodo LIFO.

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Dichiarazione Binance

Ottobre 4, 2022

Binance è uno degli exchange di criptovalute più popolari a livello mondiale. Essendo un exchange estero, deve sempre essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi italiana, indipendentemente dagli importi investiti o prelevati.

📌 Obblighi fiscali per chi utilizza Binance
✔ Compilazione del quadro RW per il monitoraggio fiscale.
✔ Dichiarazione dei redditi per le eventuali plusvalenze e altri proventi (> 2000€), soggetti a imposta del 26%.
✔ Nessuna soglia minima, anche un saldo positivo per un solo giorno comporta l’obbligo di dichiarazione.

📌 Scadenze fiscali
🗓️ 30 giugno: pagamento imposte.
🗓️ 30 luglio: pagamento con maggiorazione dello 0,40%.
🗓️ 30 settembre 2024: scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi.

📌 Binance: funzionalità principali
🔹 Exchange base e avanzato per il trading di oltre 600 criptovalute.
🔹 Wallet integrato per la conservazione degli asset digitali.
🔹 Commissioni competitive (0,1% per operazione, sconti con Binance Coin).
🔹 Metodi di acquisto variabili (carta di credito/debito, bonifico, P2P).

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Tassazione Redditi da Staking

Settembre 8, 2022

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i redditi da staking sono tassati in base allo scaglione IRPEF (dal 23% al 43%) e devono essere dichiarati nel quadro RL del Modello Redditi PF. Lo staking, meccanismo del Proof-of-Stake, permette di guadagnare criptovalute bloccando i propri asset in cambio di una ricompensa. Esistono staking centralizzati e decentralizzati, con vantaggi in termini di rendita passiva ma anche con rischi di immobilizzazione dei fondi. Le commissioni trattenute dalla piattaforma sono deducibili. Per i contribuenti con redditi elevati, la tassazione può risultare svantaggiosa rispetto ad altri strumenti finanziari.

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Esempio superamento soglia €51.645,69

Novembre 11, 2021

Fino al 2022, le criptovalute erano equiparate alla valuta estera dalla Agenzia delle Entrate, e andavano dichiarate nel quadro RW per il monitoraggio fiscale, ma senza obbligo di IVAFE. Le plusvalenze erano imponibili al 26%, solo se la giacenza totale di criptovalute e valute estere superava i €51.645,69 per almeno 7 giorni consecutivi. In caso di superamento, le minusvalenze potevano essere compensate con altri strumenti finanziari. I redditi da staking erano soggetti a dichiarazione nel quadro RL. Dal 2023, la normativa è cambiata (vedi nuove regole).

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6. Sfruttare minusvalenze da criptovalute

Maggio 10, 2021

Fino al 2022, la tassazione delle criptovalute era legata alla soglia di €51.645,69 di giacenza per 7 giorni consecutivi. Se superata, le plusvalenze erano tassate e le minusvalenze potevano essere compensate con altri strumenti finanziari (azioni, opzioni, futures, CFD, forex). Se la soglia non veniva superata, non si pagavano imposte, ma non era possibile compensare le minusvalenze. La normativa è cambiata dal 2023, quindi queste regole valgono solo per i redditi 2021 e precedenti. Per i redditi 2024, consultare le nuove disposizioni fiscali.

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5. Non pagare imposte sulle criptovalute

Maggio 5, 2021

Fino al 2022, le criptovalute erano equiparate a valute tradizionali ai fini fiscali, con tassazione sulle plusvalenze solo se la giacenza complessiva superava €51.645,69 per 7 giorni consecutivi. Sotto questa soglia, non si pagavano imposte e le minusvalenze non potevano essere compensate. Il calcolo della giacenza avveniva in base al cambio del 1° gennaio. Questa strategia consentiva di evitare legalmente la tassazione monitorando il valore delle proprie criptovalute. La normativa è cambiata dal 2023, quindi queste regole valgono solo per i redditi 2021 e precedenti. Per i redditi 2023 e successivi, consultare le nuove disposizioni fiscali.

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Che cos’è il Wallet eToro Money?

Marzo 16, 2021

Il Crypto Wallet di eToro Money è un portafoglio digitale per conservare, trasferire e convertire criptovalute.

📌 Funzionalità principali:
✔ Trasferimento di criptoasset dal conto eToro al Wallet, ma non viceversa. Sono ammessi solo asset long, senza leva, non CFD e non a margine.
✔ Invio e ricezione di criptovalute da altri wallet esterni, con autenticazione via SMS.
✔ Conversione di criptovalute tra asset supportati, con commissioni consultabili nella sezione dedicata.
✔ Sicurezza avanzata con protezione multi-firma e monitoraggio del comportamento.

📌 Requisiti e limitazioni:

Disponibile solo per Paesi idonei.
Il livello eToro Club influisce sui tempi di trasferimento.
Commissioni applicate su transazioni e conversioni.
Necessaria la verifica completa dell’account e del numero di telefono.

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Dichiarazione e tasse sulle criptovalute

Dicembre 18, 2020

Dal 1° gennaio 2023, la tassazione delle criptovalute in Italia ha subito importanti cambiamenti con l’approvazione della Legge di Bilancio n. 197/2022.

📌 Obblighi fiscali:
✔ Dichiarazione nel quadro RW → tutte le criptovalute detenute vanno dichiarate, indipendentemente dalla modalità di conservazione (wallet fisico, decentralizzato o exchange estero).
✔ Imposta IVAFE → dal 2023, le cripto detenute all’estero sono soggette a IVAFE.
✔ Plusvalenze tassate al 26% → sopra la soglia di 2.000€ annui (precedentemente 51.645,69€).

📌 Novità principali:
✔ Scambi cripto-cripto → non tassabili se tra asset con stesse caratteristiche e funzioni.
✔ Detenzione e vendita → tassabili solo le conversioni in valuta fiat (es. euro, dollaro).
✔ Sanatoria → possibile regolarizzare posizioni non dichiarate versando 0,5% annuo sulle attività non dichiarate o 4% sulle plusvalenze non segnalate.

⚠ Sanzioni per mancata dichiarazione:
❌ Da 120% a 240% delle imposte non pagate.
❌ Sanzione fissa di 250€ per infedele dichiarazione.
❌ Sanzione dal 3% al 15% del valore delle criptovalute non dichiarate nel quadro RW.

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