Hai dimenticato di inviare la dichiarazione dei redditi nei tempi previsti? Vuoi sapere se sei ancora in tempo per farlo? Ecco alcune utili informazioni per dichiarare correttamente il conto trading
Per adempiere agli obblighi fiscali ogni anno bisogna dichiarare il conto trading. Se la dichiarazione dei redditi non viene presentata nei termini, può essere denominata dichiarazione tardiva oppure omessa dichiarazione.
Quando la dichiarazione viene considerata tardiva?
La dichiarazione dei redditi si considera tardiva se non è stata presentata nei termini ordinari ma viene inviata entro i 90 giorni successivi alla naturale scadenza. Ad esempio, per il Modello Redditi 2021 la scadenza per l’invio è il 30 novembre 2021 e la dichiarazione si considera tardiva se trasmessa oltre quella data ma entro il 28 febbraio 2022.
La dichiarazione tardiva è soggetta alla sanzione fissa di €250, che può essere ridotta a 1/10, cioè a €25, ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sarebbe dovuta inviare la dichiarazione. Alla sanzione sopra descritta vanno sommati sanzioni e interessi per il tardivo versamento, nel caso siano dovute imposte.
Quando la dichiarazione viene considerata omessa?
La dichiarazione dei redditi si considera omessa quando non è stata presentata entro i 90 giorni dopo la scadenza naturale. Per quanto riguarda i conti trading, la cui dichiarazione avviene tramite Modello Redditi Persone Fisiche, questa è considerata omessa se la presentazione non avviene entro il 28/02 dell’anno successivo alla naturale scadenza (30/11).
Esempio: ho aperto il conto nel 2020: devo quindi dichiararlo entro il 30/11/2021 e il termine ultimo oltre cui la dichiarazione diventa omessa è il 28/02/2022.
In caso di omessa dichiarazione è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa: è una sanzione pecuniaria pesante in quanto la fattispecie di omessa dichiarazione è relativamente grave. Il contribuente, infatti, omette all’Amministrazione Finanziaria i redditi percepiti durante quell’annualità, non permettendo le normali funzioni di controllo e accertamento dei redditi.
L’omessa dichiarazione comporta l’applicazione di una sanzione compresa tra il 120% e il 240% delle imposte dovute, con un minimo di €250. Nel caso non siano dovute imposte si applica una sanzione di €250.
In caso di dichiarazione omessa non è consentita la regolarizzazione spontanea tramite ravvedimento operoso.
Aver omesso la presentazione della dichiarazione ha conseguenze ai fini accertativi. Infatti, chi omette la presentazione può subire un accertamento del reddito da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quando la dichiarazione viene considerata integrativa?
La dichiarazione integrativa invece presuppone un invio precedente già effettuato. Esiste quindi la possibilità di correggere o aggiungere la dichiarazione del conto trading se, a suo tempo, è stato presentato il modello 730 o il Modello Redditi PF (anche se per altri redditi e non per l’attività di trading).
E’ possibile presentare la dichiarazione integrativa entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, per correggere errori oppure omissioni.
Come sapere quando occorre dichiarare?
- Hai un conto trading estero?
- Hai un exchange o un wallet di criptovalute?
La risposta in questi casi è sempre sì: occorre dichiarare i conti trading esteri, gli exchange e i wallet. La dichiarazione va effettuata anche se durante l’anno è stata ottenuta una minusvalenza o è stato effettuato solo il deposito di denaro, anche in assenza di prelievi.
Devi dichiarare il conto trading?
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*I contenuti della presente pagina non costituiscono consulenza fiscale e i contenuti non possono sostituire la consulenza individuale di esperti per i singoli casi concreti