Guida Completa per Dichiarare il Conto Trading nel 2025

Febbraio 10, 2025

Dichiarare il conto trading nel 2025 è essenziale per evitare sanzioni fiscali. Se il conto è presso un broker estero, va segnalato nel quadro RW per il monitoraggio fiscale e l’IVAFE (0,2%). I redditi da trading, come plusvalenze e dividendi, devono essere dichiarati nei quadri RT, RM o RL a seconda della tipologia. La tassazione è generalmente del 26%, con eccezioni per i titoli di Stato (12,5%). Chi non dichiara rischia sanzioni fino al 30% dell’importo non dichiarato. Per una gestione semplificata, è possibile affidarsi a servizi specializzati come Tasse Trading.

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[ARCHIVIO] Istanza Rimborso Cripto 12,5%: Modello Gratuito e Come Presentare l’Istanza

Novembre 15, 2024

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto novità sulla tassazione delle criptovalute, ma una possibile ambiguità normativa potrebbe consentire ai contribuenti di richiedere un rimborso dell’aliquota versata in eccesso. Sebbene l’Agenzia delle Entrate abbia chiarito che l’aliquota applicabile è del 26%, alcuni esperti ritengono che potrebbe essere del 12,5%, come previsto dall’Art. 67 del TUIR. Chi ha già pagato il 26% può presentare un’istanza di rimborso entro 4 anni, allegando la documentazione richiesta. Tuttavia, in caso di mancata risposta, potrebbe essere necessario un contenzioso legale per ottenere il rimborso

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Quadro RW

Ottobre 26, 2023

Il Quadro RW del Modello Redditi PF è obbligatorio per i residenti italiani che detengono investimenti e attività finanziarie all’estero, incluse cripto-attività, conti correnti, titoli e immobili. Serve per il monitoraggio fiscale e il calcolo delle imposte IVAFE (su attività finanziarie) e IVIE (su immobili esteri). Se il valore massimo dei conti all’estero è inferiore a 15.000 euro, non sussiste obbligo di monitoraggio. Dal 2023, anche le cripto-attività devono essere dichiarate, con imposta del 26% sulle plusvalenze superiori a 2.000 euro. Data la complessità della normativa, affidarsi a consulenti fiscali esperti aiuta a evitare errori e sanzioni.

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IVAFE

Marzo 4, 2023

L’IVAFE è un’imposta indiretta introdotta nel 2012 per contrastare l’evasione fiscale e aumentare la trasparenza finanziaria. Si applica ai conti correnti, titoli, azioni e fondi detenuti all’estero dai contribuenti italiani, con un’aliquota dello 0,2% e un’imposta minima di 34,20 euro. Il monitoraggio fiscale è affidato all’Agenzia delle Entrate, che verifica la corretta dichiarazione dell’imposta attraverso accordi internazionali. La mancata dichiarazione può comportare sanzioni e controlli approfonditi. L’IVAFE rappresenta uno strumento chiave per la trasparenza finanziaria, obbligando i contribuenti a dichiarare gli attivi esteri.

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Scadenza invio dichiarazione trading 28 febbraio

Febbraio 21, 2023

Il 28 febbraio è l’ultima data utile per inviare la dichiarazione dei redditi tardiva all’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale precedente. Se non si è presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, è possibile inviarla con una maggiorazione a partire da 25€ entro 90 giorni. Dopo il 28 febbraio, chi ha già presentato un Modello 730 senza redditi da trading può inviare una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso. Chi non ha presentato alcuna dichiarazione rischia sanzioni per omessa dichiarazione. Per regolarizzare la propria posizione, è possibile affidarsi a Tasse Trading per l’elaborazione fiscale e il facsimile del Modello Redditi.

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SANATORIA CRIPTOVALUTE: L’ISTANZA DI EMERSIONE

Febbraio 3, 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto l’istanza di emersione, permettendo ai contribuenti che non hanno dichiarato le proprie cripto-attività entro il 31/12/2021 di sanare la loro posizione con il Fisco italiano. Chi non ha mai presentato una dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente utilizzare l’istanza di emersione. Chi invece ha già dichiarato altri redditi può scegliere tra istanza di emersione o ravvedimento operoso. Le sanzioni variano a seconda della presenza di plusvalenze: 0,5% annuo sul valore delle cripto non dichiarate, se non si sono realizzati guadagni. 4% complessivo (3,5% di imposta + 0,5% di sanzione) per chi ha ottenuto plusvalenze. L’Agenzia delle Entrate deve ancora pubblicare il modello ufficiale per l’istanza. Ulteriori dettagli operativi verranno definiti con il provvedimento attuativo.

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Interactive Brokers Form 836: ritenuta alla fonte sugli interessi in Irlanda

Dicembre 1, 2022

Dal 2023, Interactive Brokers Irlanda applica una ritenuta alla fonte del 20% sugli interessi, riducibile al 10% compilando il Modulo 8-3-6. I clienti dell’UE e dei paesi con convenzioni DTA con l’Irlanda possono richiedere un’esenzione o una riduzione della ritenuta facendo vidimare il modulo dall’Agenzia delle Entrate e inviandolo a IBKR. Chi paga la ritenuta nel 2022 può richiedere un rimborso all’Irish Revenue Commissioners, in base agli accordi fiscali tra Italia e Irlanda. Per evitare la doppia imposizione, è consigliabile presentare il Modulo 8-3-6 il prima possibile.

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