Dal 2023, Interactive Brokers Irlanda applica una ritenuta alla fonte del 20% sugli interessi, riducibile al 10% compilando il Modulo 8-3-6. I clienti dell’UE e dei paesi con convenzioni DTA con l’Irlanda possono richiedere un’esenzione o una riduzione della ritenuta facendo vidimare il modulo dall’Agenzia delle Entrate e inviandolo a IBKR. Chi paga la ritenuta nel 2022 può richiedere un rimborso all’Irish Revenue Commissioners, in base agli accordi fiscali tra Italia e Irlanda. Per evitare la doppia imposizione, è consigliabile presentare il Modulo 8-3-6 il prima possibile.
Cos’è l’IVAFE
L’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero) è un’imposta che grava sulle persone fisiche residenti in Italia che possiedono attività finanziarie all’estero, come partecipazioni, obbligazioni, titoli, valute estere, polizze assicurative e metalli preziosi. L’aliquota è pari al 2 per mille del valore di mercato delle attività, mentre per i conti correnti e libretti di risparmio esteri si applica un’imposta fissa di 34,20 euro, esente se la giacenza media annua è inferiore a 5.000 euro. È possibile detrare le imposte patrimoniali estere salvo esistenza di convenzioni contro la doppia imposizione.
Guida alla dichiarazione: omessa o tardiva
La dichiarazione del conto trading è obbligatoria ogni anno e va presentata nei termini previsti. Se trasmessa entro 90 giorni dalla scadenza, è considerata tardiva e soggetta a una sanzione di €250, riducibile a €25 con il ravvedimento operoso. Se superato questo limite, diventa omessa, con sanzioni dal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo €250). Non è possibile sanare spontaneamente un’omessa dichiarazione. È possibile invece correggere errori con una dichiarazione integrativa entro quattro anni. I conti trading esteri, gli exchange e i wallet di criptovalute devono sempre essere dichiarati, anche senza prelievi o con minusvalenze.
Esempio superamento soglia €51.645,69
Fino al 2022, le criptovalute erano equiparate alla valuta estera dalla Agenzia delle Entrate, e andavano dichiarate nel quadro RW per il monitoraggio fiscale, ma senza obbligo di IVAFE. Le plusvalenze erano imponibili al 26%, solo se la giacenza totale di criptovalute e valute estere superava i €51.645,69 per almeno 7 giorni consecutivi. In caso di superamento, le minusvalenze potevano essere compensate con altri strumenti finanziari. I redditi da staking erano soggetti a dichiarazione nel quadro RL. Dal 2023, la normativa è cambiata (vedi nuove regole).
Minusvalenze pregresse
Le minusvalenze pregresse sono perdite accumulate nel trading in regime dichiarativo nei 4 anni precedenti, che possono essere utilizzate per compensare le plusvalenze e ridurre l’imposta da versare. Si trovano nel rigo RT93 del quadro RT del Modello Redditi, ma solo se dichiarate negli anni precedenti. Per aggiornare il Modello Redditi, è necessario accedere alla propria area, inserire i dati nel campo RT93, salvare e rigenerare il modello, assicurandosi di utilizzare la versione inviata all’Agenzia delle Entrate.
5. Non pagare imposte sulle criptovalute
Fino al 2022, le criptovalute erano equiparate a valute tradizionali ai fini fiscali, con tassazione sulle plusvalenze solo se la giacenza complessiva superava €51.645,69 per 7 giorni consecutivi. Sotto questa soglia, non si pagavano imposte e le minusvalenze non potevano essere compensate. Il calcolo della giacenza avveniva in base al cambio del 1° gennaio. Questa strategia consentiva di evitare legalmente la tassazione monitorando il valore delle proprie criptovalute. La normativa è cambiata dal 2023, quindi queste regole valgono solo per i redditi 2021 e precedenti. Per i redditi 2023 e successivi, consultare le nuove disposizioni fiscali.
Ravvedimento operoso conti trading
Se hai omesso o ritardato la dichiarazione di un conto trading estero, puoi regolarizzare la tua posizione con il ravvedimento operoso, che prevede il versamento delle imposte dovute con sanzioni ridotte e interessi di mora.
✔ Obblighi fiscali: dichiarare i redditi finanziari (quadri RL, RM, RT) e il possesso del conto estero (quadro RW).
✔ Tipologie di ravvedimento: dal ravvedimento sprint (entro 14 giorni) fino a quello ultra-biennale (oltre 2 anni), con sanzioni crescenti dal 1,4% al 5%.
✔ Sanzioni per omissioni:
Quadro RW non compilato: dal 3% al 15% (fino al 30% per conti in black list).
Redditi esteri non dichiarati: dal 90% al 180% delle imposte dovute.
IVAFE non versata: sanzione simile alla dichiarazione infedele.
Il versamento si effettua con Modello F24, utilizzando i codici tributo specifici per IRPEF, IVAFE e sanzioni.
Anomalie dichiarazione dei redditi 2017
L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere per segnalare anomalie nella dichiarazione dei redditi 2017, in particolare per la mancata compilazione del quadro RW (monitoraggio fiscale) o redditi esteri non dichiarati. Chi non ha dichiarato il proprio conto trading estero può regolarizzare la propria posizione tramite dichiarazione integrativa e ravvedimento operoso, pagando maggiori imposte, interessi e sanzioni ridotte. Se l’anomalia è dovuta a dati errati delle amministrazioni fiscali estere, è possibile fornire chiarimenti e documentazione. Per evitare controlli, è consigliato agire tempestivamente.
Sanzioni Fiscali Conti Trading
Possedere un conto trading estero comporta due obblighi fiscali:
✔ Versare le imposte sulle plusvalenze realizzate, indipendentemente dai prelievi.
✔ Dichiarare il conto nel quadro RW del Modello Redditi per il monitoraggio fiscale e il pagamento dell’IVAFE.
Il mancato rispetto di questi obblighi comporta sanzioni fiscali:
Omessa dichiarazione → multa fissa di €250 e sanzioni tra 120%-240% delle imposte dovute.
Errata compilazione quadro RW → multa di €258 entro 90 giorni, poi 3%-15% delle somme non dichiarate (raddoppiate per conti in Paesi Black List).
Grazie allo scambio automatico di informazioni internazionali, l’Agenzia delle Entrate può facilmente individuare conti esteri non dichiarati. Per evitare sanzioni, è fondamentale dichiarare correttamente il proprio conto trading.
4 passi per essere in regola con il Fisco
Chi detiene un conto trading estero è sempre obbligato a dichiararlo nel quadro RW, indipendentemente da eventuali operazioni o plusvalenze. Le scadenze fiscali principali per il Modello Redditi Persone Fisiche sono:
✔ 30 giugno per il pagamento delle imposte.
✔ 31 luglio con una maggiorazione dello 0,4%.
✔ 31 ottobre per l’invio della dichiarazione.
Se il conto non è stato dichiarato, è possibile regolarizzarlo con il ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni. In caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate, è fondamentale fornire una documentazione corretta. Tasse Trading supporta i clienti nell’elaborazione delle dichiarazioni e nella gestione di eventuali verifiche fiscali.