4. Recupero detrazioni fiscali

Aprile 30, 2021

I profitti da ETF non armonizzati rientrano nei Redditi Ordinari, soggetti a tassazione progressiva (23%-43%), e possono essere compensati con detrazioni fiscali (spese mediche, assicurative, ristrutturazioni, ecc.). Questo li distingue dai Redditi di Capitale (ETF armonizzati, dividendi, cedole), tassati separatamente al 26%, e dai Redditi Diversi (azioni, futures, CFD). Investire in ETF non armonizzati può essere conveniente per chi ha redditi sotto i 15.000€ (aliquota 23%) o molte spese detraibili, riducendo o annullando l’imposta da pagare. Questa strategia è applicabile solo con ETF reali e non con CFD su ETF.

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I vantaggi del regime dichiarativo

Novembre 6, 2020

Il Regime Dichiarativo offre diversi vantaggi per i trader, sia per chi ha un conto all’estero (obbligatorio) sia per chi lo sceglie volontariamente su conti italiani. Tra i benefici principali vi sono:
✔ Fattore tempo: le imposte sulle plusvalenze vengono pagate solo l’anno successivo (entro il 30 giugno), permettendo di reinvestire l’intero profitto lordo.
✔ Risparmio e liquidità: avendo più capitale disponibile, si può aumentare la leva finanziaria e ottimizzare gli investimenti.
✔ Strategie fiscali: il regime dichiarativo permette di compensare plusvalenze e minusvalenze tra più broker, riducendo il carico fiscale.
✔ Scelta di più broker: con il regime dichiarativo si può accedere a piattaforme estere con commissioni più basse e strumenti finanziari più avanzati.

Optare per il regime dichiarativo può essere una strategia intelligente per ottimizzare la tassazione e migliorare la gestione del proprio conto trading.

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