Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate invierà tre milioni di lettere di compliance per incentivare la regolarizzazione fiscale senza sanzioni elevate. Queste comunicazioni sono rivolte a chi potrebbe aver omesso di dichiarare redditi da trading o attività finanziarie estere. I destinatari potranno presentare una dichiarazione integrativa per correggere gli errori e usufruire del ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni. Il monitoraggio si concentrerà su broker diffusi come eToro e exchange crypto come Binance e Coinbase. È possibile verificare la propria posizione sul Cassetto Fiscale dell’Agenzia. Affidarsi a professionisti può agevolare il processo e garantire la conformità fiscale.
Hai ricevuto una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate per i tuoi conti trading esteri?
L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere di compliance fiscale ai contribuenti con conti trading esteri, segnalando possibili anomalie nei redditi dichiarati. Questo avviene grazie al CRS (Common Reporting Standard), il sistema internazionale di scambio automatico di informazioni tra banche, broker e autorità fiscali.
📌 Perché hai ricevuto questa lettera?
✔ Il Fisco ha rilevato movimenti di denaro o titoli su conti esteri non corrispondenti con la dichiarazione dei redditi.
✔ I dati trasmessi possono essere generali o imprecisi, non distinguendo tra capitale trasferito e reddito imponibile.
📌 Cosa fare se hai ricevuto la lettera?
▶ Se hai già dichiarato i tuoi conti trading:
🔹 Analizza la correttezza della dichiarazione con un esperto.
🔹 Fornisci report dettagliati per dimostrare che i redditi segnalati sono trasferimenti di capitale e non plusvalenze.
▶ Se non hai mai dichiarato i tuoi conti trading:
🔹 È fondamentale sanare la tua posizione con il ravvedimento operoso.
🔹 Presenta una dichiarazione integrativa e versa le imposte dovute (con sanzioni ridotte).
🔹 Affidati a un commercialista esperto per rispondere all’Agenzia e evitare ulteriori accertamenti.
📌 Soluzione:
📂 Se hai bisogno di assistenza per la dichiarazione integrativa e per rispondere all’Agenzia delle Entrate, contatta un esperto per ricevere un’analisi fiscale personalizzata.
Lettera Compliance Agenzia delle Entrate 2020
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna di notifiche per segnalare irregolarità nella dichiarazione dei redditi 2019, in particolare sui conti e redditi esteri non dichiarati nel quadro RW. Grazie allo scambio automatico di informazioni, le autorità fiscali hanno accesso ai patrimoni detenuti all’estero, intensificando i controlli. I contribuenti possono fornire chiarimenti tramite il portale CIVIS o regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso, beneficiando di sanzioni ridotte. In caso di mancata regolarizzazione, potrebbero essere avviati accertamenti fiscali. È possibile correggere le dichiarazioni tramite il Modello Redditi Persone Fisiche 2020.
Lettera compliance 2019
L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere di compliance ai contribuenti per segnalare anomalie nella dichiarazione dei redditi 2019, legate a conti trading esteri o redditi finanziari non dichiarati nel quadro RW. Se i dati segnalati non sono corretti, è possibile fornire chiarimenti tramite il portale CIVIS. Se invece la segnalazione è fondata, è necessario procedere con il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando imposte, interessi e sanzioni ridotte. È consigliabile affidarsi a esperti per regolarizzare la situazione ed evitare controlli futuri.
Scadenza invio dichiarazione trading 28 febbraio
Il 28 febbraio è l’ultima data utile per inviare la dichiarazione dei redditi tardiva all’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale precedente. Se non si è presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, è possibile inviarla con una maggiorazione a partire da 25€ entro 90 giorni. Dopo il 28 febbraio, chi ha già presentato un Modello 730 senza redditi da trading può inviare una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso. Chi non ha presentato alcuna dichiarazione rischia sanzioni per omessa dichiarazione. Per regolarizzare la propria posizione, è possibile affidarsi a Tasse Trading per l’elaborazione fiscale e il facsimile del Modello Redditi.
Guida alla dichiarazione: omessa o tardiva
La dichiarazione del conto trading è obbligatoria ogni anno e va presentata nei termini previsti. Se trasmessa entro 90 giorni dalla scadenza, è considerata tardiva e soggetta a una sanzione di €250, riducibile a €25 con il ravvedimento operoso. Se superato questo limite, diventa omessa, con sanzioni dal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo €250). Non è possibile sanare spontaneamente un’omessa dichiarazione. È possibile invece correggere errori con una dichiarazione integrativa entro quattro anni. I conti trading esteri, gli exchange e i wallet di criptovalute devono sempre essere dichiarati, anche senza prelievi o con minusvalenze.
Ravvedimento operoso conti trading
Se hai omesso o ritardato la dichiarazione di un conto trading estero, puoi regolarizzare la tua posizione con il ravvedimento operoso, che prevede il versamento delle imposte dovute con sanzioni ridotte e interessi di mora.
✔ Obblighi fiscali: dichiarare i redditi finanziari (quadri RL, RM, RT) e il possesso del conto estero (quadro RW).
✔ Tipologie di ravvedimento: dal ravvedimento sprint (entro 14 giorni) fino a quello ultra-biennale (oltre 2 anni), con sanzioni crescenti dal 1,4% al 5%.
✔ Sanzioni per omissioni:
Quadro RW non compilato: dal 3% al 15% (fino al 30% per conti in black list).
Redditi esteri non dichiarati: dal 90% al 180% delle imposte dovute.
IVAFE non versata: sanzione simile alla dichiarazione infedele.
Il versamento si effettua con Modello F24, utilizzando i codici tributo specifici per IRPEF, IVAFE e sanzioni.
Anomalie dichiarazione dei redditi 2017
L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere per segnalare anomalie nella dichiarazione dei redditi 2017, in particolare per la mancata compilazione del quadro RW (monitoraggio fiscale) o redditi esteri non dichiarati. Chi non ha dichiarato il proprio conto trading estero può regolarizzare la propria posizione tramite dichiarazione integrativa e ravvedimento operoso, pagando maggiori imposte, interessi e sanzioni ridotte. Se l’anomalia è dovuta a dati errati delle amministrazioni fiscali estere, è possibile fornire chiarimenti e documentazione. Per evitare controlli, è consigliato agire tempestivamente.