Il 28 febbraio è l’ultima data utile per inviare la dichiarazione dei redditi tardiva all’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale precedente. Se non si è presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, è possibile inviarla con una maggiorazione a partire da 25€ entro 90 giorni. Dopo il 28 febbraio, chi ha già presentato un Modello 730 senza redditi da trading può inviare una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso. Chi non ha presentato alcuna dichiarazione rischia sanzioni per omessa dichiarazione. Per regolarizzare la propria posizione, è possibile affidarsi a Tasse Trading per l’elaborazione fiscale e il facsimile del Modello Redditi.
Guida alla dichiarazione: omessa o tardiva
La dichiarazione del conto trading è obbligatoria ogni anno e va presentata nei termini previsti. Se trasmessa entro 90 giorni dalla scadenza, è considerata tardiva e soggetta a una sanzione di €250, riducibile a €25 con il ravvedimento operoso. Se superato questo limite, diventa omessa, con sanzioni dal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo €250). Non è possibile sanare spontaneamente un’omessa dichiarazione. È possibile invece correggere errori con una dichiarazione integrativa entro quattro anni. I conti trading esteri, gli exchange e i wallet di criptovalute devono sempre essere dichiarati, anche senza prelievi o con minusvalenze.