Chi svolge trading in modo professionale e continuativo in Italia deve aprire una Partita IVA, scegliendo il codice ATECO corretto e il regime fiscale più adatto. Il regime forfettario offre una gestione semplificata e un’aliquota ridotta del 15% (5% per i primi 5 anni), mentre il regime ordinario prevede la tassazione progressiva IRPEF. Le plusvalenze sono tassate al 26%, mentre le minusvalenze possono essere compensate negli anni successivi. Chi utilizza broker esteri deve dichiarare l’IVAFE (0,2%).
Dichiarazione e tasse Interactive Brokers
Il conto Interactive Brokers (IBKR) è considerato un conto estero e deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi italiana, indipendentemente dal saldo o dai guadagni. È necessario compilare il quadro RW per il monitoraggio fiscale e, se applicabile, pagare l’IVAFE dello 0,2%. Le imposte sulle operazioni variano: il 26% su plusvalenze, interessi e dividendi, e dal 23% al 43% per ETF non armonizzati. Le scadenze fiscali principali sono il 30 giugno per il pagamento delle imposte e il 30 novembre per la dichiarazione. L’estratto conto di IBKR non è sufficiente per la dichiarazione; è necessaria un’elaborazione fiscale dettagliata. Per una gestione sicura, si può richiedere il Modello Redditi precompilato a consulenti specializzati.
Tassazione conto estero: come compilare il quadro RW per conto deposito e conto corrente
Il conto corrente è uno strumento bancario destinato alla gestione quotidiana del denaro, con operazioni come pagamenti e bonifici, e prevede un’imposta di bollo di 34,20€ annui. Il conto deposito, invece, è utilizzato per accumulare risparmi e generare interessi, soggetto all’IVAFE (2 per mille annuo) se detenuto all’estero. Il conto trading, come quello di Interactive Brokers, è considerato un conto deposito perché la liquidità è vincolata alle operazioni di investimento. Per la dichiarazione nel quadro RW, si usano i codici 01 per il conto corrente e 20 per il conto deposito.
Guida completa alla Tassazione degli ETF in Italia: Normative, Aliquote e Modalità di Dichiarazione
Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti finanziari diffusi tra gli investitori per la loro diversificazione e semplicità di gestione. Tuttavia, la tassazione varia in base alla tipologia di ETF:
📌 ETF Armonizzati (UCITS)
✔ Plusvalenze → tassate al 26% come redditi di capitale (quadro RM).
✔ Minusvalenze → dichiarate nel quadro RT e compensabili con plusvalenze da altri redditi diversi entro 4 anni.
✔ Regime amministrato → il broker agisce da sostituto d’imposta, evitando obblighi dichiarativi.
📌 ETF Non Armonizzati
✔ Plusvalenze → tassate secondo aliquote IRPEF (23%-43%) e dichiarate nel quadro RL.
✔ Minusvalenze → riportate nel quadro RT, compensabili con altri redditi diversi.
📌 ETF su conti esteri
✔ IVAFE (2 per mille annuo) → da dichiarare nel quadro RW.
📌 Come ottimizzare la tassazione?
✅ Preferire ETF armonizzati per una tassazione più semplice e agevolata.
✅ Compensare le minusvalenze per ridurre l’imposizione fiscale.
✅ Dichiarare correttamente ETF esteri per evitare sanzioni.
✅ Usufruire del regime amministrato per ETF armonizzati e semplificare la gestione fiscale.
💡 Tasse Trading Srl fornisce supporto per la compilazione del Modello Redditi Precompilato, aiutando gli investitori nella dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze sugli ETF. Contattaci per una consulenza personalizzata! 🚀
Lettera Compliance Agenzia delle Entrate 2020
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna di notifiche per segnalare irregolarità nella dichiarazione dei redditi 2019, in particolare sui conti e redditi esteri non dichiarati nel quadro RW. Grazie allo scambio automatico di informazioni, le autorità fiscali hanno accesso ai patrimoni detenuti all’estero, intensificando i controlli. I contribuenti possono fornire chiarimenti tramite il portale CIVIS o regolarizzare la propria posizione con il ravvedimento operoso, beneficiando di sanzioni ridotte. In caso di mancata regolarizzazione, potrebbero essere avviati accertamenti fiscali. È possibile correggere le dichiarazioni tramite il Modello Redditi Persone Fisiche 2020.
Quadro RW
Il Quadro RW del Modello Redditi PF è obbligatorio per i residenti italiani che detengono investimenti e attività finanziarie all’estero, incluse cripto-attività, conti correnti, titoli e immobili. Serve per il monitoraggio fiscale e il calcolo delle imposte IVAFE (su attività finanziarie) e IVIE (su immobili esteri). Se il valore massimo dei conti all’estero è inferiore a 15.000 euro, non sussiste obbligo di monitoraggio. Dal 2023, anche le cripto-attività devono essere dichiarate, con imposta del 26% sulle plusvalenze superiori a 2.000 euro. Data la complessità della normativa, affidarsi a consulenti fiscali esperti aiuta a evitare errori e sanzioni.
IVAFE
L’IVAFE è un’imposta indiretta introdotta nel 2012 per contrastare l’evasione fiscale e aumentare la trasparenza finanziaria. Si applica ai conti correnti, titoli, azioni e fondi detenuti all’estero dai contribuenti italiani, con un’aliquota dello 0,2% e un’imposta minima di 34,20 euro. Il monitoraggio fiscale è affidato all’Agenzia delle Entrate, che verifica la corretta dichiarazione dell’imposta attraverso accordi internazionali. La mancata dichiarazione può comportare sanzioni e controlli approfonditi. L’IVAFE rappresenta uno strumento chiave per la trasparenza finanziaria, obbligando i contribuenti a dichiarare gli attivi esteri.
Conto Trading Non Dichiarato
Non dichiarare un conto trading in Italia può comportare sanzioni e multe a causa dell’obbligo di monitoraggio fiscale e pagamento delle imposte sui redditi e IVAFE. Tuttavia, è possibile regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso. Tasse Trading Srl offre assistenza fiscale ai trader online, fornendo un Modello Redditi Precompilato Trading e consulenza per la gestione fiscale di plusvalenze, minusvalenze, interessi e dividendi. Con il supporto di esperti, è possibile dichiarare correttamente i guadagni, ridurre il carico fiscale e massimizzare i profitti. Per sanare un conto trading non dichiarato, è consigliabile contattare Tasse Trading per una consulenza gratuita e personalizzata.
Cos’è l’IVAFE
L’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero) è un’imposta che grava sulle persone fisiche residenti in Italia che possiedono attività finanziarie all’estero, come partecipazioni, obbligazioni, titoli, valute estere, polizze assicurative e metalli preziosi. L’aliquota è pari al 2 per mille del valore di mercato delle attività, mentre per i conti correnti e libretti di risparmio esteri si applica un’imposta fissa di 34,20 euro, esente se la giacenza media annua è inferiore a 5.000 euro. È possibile detrare le imposte patrimoniali estere salvo esistenza di convenzioni contro la doppia imposizione.
Esempio superamento soglia €51.645,69
Fino al 2022, le criptovalute erano equiparate alla valuta estera dalla Agenzia delle Entrate, e andavano dichiarate nel quadro RW per il monitoraggio fiscale, ma senza obbligo di IVAFE. Le plusvalenze erano imponibili al 26%, solo se la giacenza totale di criptovalute e valute estere superava i €51.645,69 per almeno 7 giorni consecutivi. In caso di superamento, le minusvalenze potevano essere compensate con altri strumenti finanziari. I redditi da staking erano soggetti a dichiarazione nel quadro RL. Dal 2023, la normativa è cambiata (vedi nuove regole).