Dichiarazione e tasse Interactive Brokers

Ottobre 30, 2024

Il conto Interactive Brokers (IBKR) è considerato un conto estero e deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi italiana, indipendentemente dal saldo o dai guadagni. È necessario compilare il quadro RW per il monitoraggio fiscale e, se applicabile, pagare l’IVAFE dello 0,2%. Le imposte sulle operazioni variano: il 26% su plusvalenze, interessi e dividendi, e dal 23% al 43% per ETF non armonizzati. Le scadenze fiscali principali sono il 30 giugno per il pagamento delle imposte e il 30 novembre per la dichiarazione. L’estratto conto di IBKR non è sufficiente per la dichiarazione; è necessaria un’elaborazione fiscale dettagliata. Per una gestione sicura, si può richiedere il Modello Redditi precompilato a consulenti specializzati.

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Guida completa alla Tassazione degli ETF in Italia: Normative, Aliquote e Modalità di Dichiarazione

Settembre 17, 2024

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti finanziari diffusi tra gli investitori per la loro diversificazione e semplicità di gestione. Tuttavia, la tassazione varia in base alla tipologia di ETF:

📌 ETF Armonizzati (UCITS)
✔ Plusvalenze → tassate al 26% come redditi di capitale (quadro RM).
✔ Minusvalenze → dichiarate nel quadro RT e compensabili con plusvalenze da altri redditi diversi entro 4 anni.
✔ Regime amministrato → il broker agisce da sostituto d’imposta, evitando obblighi dichiarativi.

📌 ETF Non Armonizzati
✔ Plusvalenze → tassate secondo aliquote IRPEF (23%-43%) e dichiarate nel quadro RL.
✔ Minusvalenze → riportate nel quadro RT, compensabili con altri redditi diversi.

📌 ETF su conti esteri
✔ IVAFE (2 per mille annuo) → da dichiarare nel quadro RW.

📌 Come ottimizzare la tassazione?
✅ Preferire ETF armonizzati per una tassazione più semplice e agevolata.
✅ Compensare le minusvalenze per ridurre l’imposizione fiscale.
✅ Dichiarare correttamente ETF esteri per evitare sanzioni.
✅ Usufruire del regime amministrato per ETF armonizzati e semplificare la gestione fiscale.

💡 Tasse Trading Srl fornisce supporto per la compilazione del Modello Redditi Precompilato, aiutando gli investitori nella dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze sugli ETF. Contattaci per una consulenza personalizzata! 🚀

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Scadenza invio dichiarazione trading 28 febbraio

Febbraio 21, 2023

Il 28 febbraio è l’ultima data utile per inviare la dichiarazione dei redditi tardiva all’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale precedente. Se non si è presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, è possibile inviarla con una maggiorazione a partire da 25€ entro 90 giorni. Dopo il 28 febbraio, chi ha già presentato un Modello 730 senza redditi da trading può inviare una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso. Chi non ha presentato alcuna dichiarazione rischia sanzioni per omessa dichiarazione. Per regolarizzare la propria posizione, è possibile affidarsi a Tasse Trading per l’elaborazione fiscale e il facsimile del Modello Redditi.

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Dichiarazione Coinbase

Ottobre 6, 2022

Coinbase è una delle piattaforme più utilizzate per acquistare e vendere criptovalute, ma essendo un conto estero (USA), deve essere dichiarato nel Modello Redditi Persone Fisiche. È obbligatorio compilare il quadro RW per il monitoraggio fiscale, indipendentemente dall’attività svolta sul conto. In caso di plusvalenze superiori a 2.000€, va compilato anche il quadro RT, mentre i redditi da staking, mining o airdrop rientrano nel quadro RL. Coinbase non fornisce documentazione fiscale conforme alla normativa italiana, quindi è necessario calcolare manualmente i saldi e le operazioni con il metodo LIFO.

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Dichiarazione Binance

Ottobre 4, 2022

Binance è uno degli exchange di criptovalute più popolari a livello mondiale. Essendo un exchange estero, deve sempre essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi italiana, indipendentemente dagli importi investiti o prelevati.

📌 Obblighi fiscali per chi utilizza Binance
✔ Compilazione del quadro RW per il monitoraggio fiscale.
✔ Dichiarazione dei redditi per le eventuali plusvalenze e altri proventi (> 2000€), soggetti a imposta del 26%.
✔ Nessuna soglia minima, anche un saldo positivo per un solo giorno comporta l’obbligo di dichiarazione.

📌 Scadenze fiscali
🗓️ 30 giugno: pagamento imposte.
🗓️ 30 luglio: pagamento con maggiorazione dello 0,40%.
🗓️ 30 settembre 2024: scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi.

📌 Binance: funzionalità principali
🔹 Exchange base e avanzato per il trading di oltre 600 criptovalute.
🔹 Wallet integrato per la conservazione degli asset digitali.
🔹 Commissioni competitive (0,1% per operazione, sconti con Binance Coin).
🔹 Metodi di acquisto variabili (carta di credito/debito, bonifico, P2P).

Vuoi dichiarare il tuo conto Binance in sicurezza? Contatta un esperto per ricevere il Modello Redditi precompilato.

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Minusvalenze pregresse

Luglio 23, 2021

Le minusvalenze pregresse sono perdite accumulate nel trading in regime dichiarativo nei 4 anni precedenti, che possono essere utilizzate per compensare le plusvalenze e ridurre l’imposta da versare. Si trovano nel rigo RT93 del quadro RT del Modello Redditi, ma solo se dichiarate negli anni precedenti. Per aggiornare il Modello Redditi, è necessario accedere alla propria area, inserire i dati nel campo RT93, salvare e rigenerare il modello, assicurandosi di utilizzare la versione inviata all’Agenzia delle Entrate.

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Regime Dichiarativo o Amministrato?

Maggio 25, 2021

Il Regime Dichiarativo è obbligatorio per chi opera con broker esteri, mentre il Regime Amministrato è applicato di default ai conti in Italia. Nel Regime Amministrato, il broker calcola e trattiene automaticamente le imposte su ogni operazione, senza necessità di dichiarazione. Nel Regime Dichiarativo, invece, il trader deve calcolare e pagare le imposte autonomamente (entro il 30 giugno dell’anno successivo), ma può compensare le minusvalenze tra più conti e applicare strategie fiscali per ottimizzare la tassazione. La scelta tra i due regimi dipende da fattori come il numero di conti posseduti, la gestione delle imposte e le strategie di investimento.

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8. Meno imposte sui dividendi esteri

Maggio 12, 2021

I dividendi esteri sono soggetti a una doppia tassazione: nel paese d’origine (minimo 15% secondo i trattati) e in Italia (26%). Per ottimizzare la tassazione, si può investire in CFD invece che nel titolo sottostante, poiché di solito i broker applicano solo il 15% sulle cedole dei CFD. Questa strategia è particolarmente vantaggiosa per paesi con alte aliquote sui dividendi come Svizzera (35%) e Francia (30%). In alternativa, è possibile richiedere il rimborso della tassazione eccedente, ma è spesso antieconomico. I redditi da CFD rientrano nei Redditi Diversi e si dichiarano nel quadro RT del Modello Redditi.

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Fiscalità Dividendi esteri

Maggio 12, 2021

I dividendi esteri sono soggetti a doppia tassazione: una nel paese d’origine (minimo 15% secondo i trattati) e un’ulteriore ritenuta del 26% in Italia. La tassazione avviene sul lordo in frontiera, aumentando il prelievo fiscale complessivo. Ad esempio, un dividendo USA subisce un’aliquota totale del 41%. Il rimborso della ritenuta eccedente il 15% è possibile ma spesso antieconomico. I dividendi esteri vanno dichiarati nel quadro RM del Modello Redditi, senza possibilità di compensazione con minusvalenze. Alcuni paesi, come Regno Unito e Australia, non applicano ritenute alla fonte, rendendo la tassazione più favorevole.

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