Dichiarare il conto trading nel 2025 è essenziale per evitare sanzioni fiscali. Se il conto è presso un broker estero, va segnalato nel quadro RW per il monitoraggio fiscale e l’IVAFE (0,2%). I redditi da trading, come plusvalenze e dividendi, devono essere dichiarati nei quadri RT, RM o RL a seconda della tipologia. La tassazione è generalmente del 26%, con eccezioni per i titoli di Stato (12,5%). Chi non dichiara rischia sanzioni fino al 30% dell’importo non dichiarato. Per una gestione semplificata, è possibile affidarsi a servizi specializzati come Tasse Trading.
Furto o smarrimento del wallet di criptovalute? Ecco come dichiararli
Chi perde l’accesso alle proprie criptovalute a causa di furto o smarrimento delle chiavi private potrebbe avere dubbi su come dichiararle. Secondo la Circolare n. 30/E del 2023, se il contribuente denuncia l’accaduto alle autorità, non è obbligato a dichiarare le cripto-attività nel quadro RW. Inoltre, il furto o la perdita non generano una minusvalenza fiscalmente deducibile, quindi non vanno inseriti nel quadro RT. Questo chiarisce che la perdita di accesso ai wallet decentralizzati non ha rilevanza fiscale, non è equiparabile a una cessione o vendita che possa produrre una minusvalenza fiscalmente rilevante.
Tassazione cripto-attività: novità
La Circolare n. 30/E del 27 ottobre 2023 ha chiarito il regime fiscale delle cripto-attività in Italia, introducendo un’imposta del 26% su plusvalenze e proventi superiori a 2.000 euro annui. La nuova disciplina, in vigore dal 1° gennaio 2023, distingue le cripto-attività secondo il regolamento MiCA, classificandole tra e-money token, asset-referenced token e utility token. La tassazione riguarda operazioni di cessione, permuta, rimborso e staking, con le plusvalenze dichiarate nel Quadro RT. Se i redditi cripto non superano 2.000 euro, è sufficiente compilare il Quadro RW e pagare l’IVAFE.
Quadro RT
Il Quadro RT del Modello Redditi PF è dedicato alla dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze di natura finanziaria, derivanti dalla vendita di partecipazioni, titoli, valute, metalli preziosi e cripto-attività. La tassazione varia dal 20% al 26%, a seconda del periodo di realizzo. Dal 2023, i redditi da cripto-attività superiori a 2.000 euro devono essere dichiarati nella sezione II-B, con imposta fissa del 26%. Le minusvalenze possono essere compensate con future plusvalenze entro quattro anni. La corretta compilazione del Quadro RT è essenziale per evitare errori e sanzioni fiscali.