Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate invierà tre milioni di lettere di compliance per incentivare la regolarizzazione fiscale senza sanzioni elevate. Queste comunicazioni sono rivolte a chi potrebbe aver omesso di dichiarare redditi da trading o attività finanziarie estere. I destinatari potranno presentare una dichiarazione integrativa per correggere gli errori e usufruire del ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni. Il monitoraggio si concentrerà su broker diffusi come eToro e exchange crypto come Binance e Coinbase. È possibile verificare la propria posizione sul Cassetto Fiscale dell’Agenzia. Affidarsi a professionisti può agevolare il processo e garantire la conformità fiscale.
Sbagliare codice paese nel quadro RW della dichiarazione dei redditi è un problema?
Le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate spesso riguardano la sede legale del broker con cui si opera nel trading. Detenere un conto di trading estero, inclusi titoli e criptovalute, comporta l’obbligo di dichiarazione fiscale. Il Common Reporting Standard (CRS) facilita lo scambio internazionale di informazioni, rendendo più difficile evadere le imposte. Le autorità ricevono dati chiave come istituto finanziario, sede legale, numero e saldo del conto. Errori nella dichiarazione del “codice paese” possono generare contestazioni. La sede del broker può essere reperita nell’estratto conto, nell’area riservata della piattaforma o nel contratto di apertura del conto.
IVAFE
L’IVAFE è un’imposta indiretta introdotta nel 2012 per contrastare l’evasione fiscale e aumentare la trasparenza finanziaria. Si applica ai conti correnti, titoli, azioni e fondi detenuti all’estero dai contribuenti italiani, con un’aliquota dello 0,2% e un’imposta minima di 34,20 euro. Il monitoraggio fiscale è affidato all’Agenzia delle Entrate, che verifica la corretta dichiarazione dell’imposta attraverso accordi internazionali. La mancata dichiarazione può comportare sanzioni e controlli approfonditi. L’IVAFE rappresenta uno strumento chiave per la trasparenza finanziaria, obbligando i contribuenti a dichiarare gli attivi esteri.
Conto Trading Non Dichiarato
Non dichiarare un conto trading in Italia può comportare sanzioni e multe a causa dell’obbligo di monitoraggio fiscale e pagamento delle imposte sui redditi e IVAFE. Tuttavia, è possibile regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso. Tasse Trading Srl offre assistenza fiscale ai trader online, fornendo un Modello Redditi Precompilato Trading e consulenza per la gestione fiscale di plusvalenze, minusvalenze, interessi e dividendi. Con il supporto di esperti, è possibile dichiarare correttamente i guadagni, ridurre il carico fiscale e massimizzare i profitti. Per sanare un conto trading non dichiarato, è consigliabile contattare Tasse Trading per una consulenza gratuita e personalizzata.
Scadenza invio dichiarazione trading 28 febbraio
Il 28 febbraio è l’ultima data utile per inviare la dichiarazione dei redditi tardiva all’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale precedente. Se non si è presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, è possibile inviarla con una maggiorazione a partire da 25€ entro 90 giorni. Dopo il 28 febbraio, chi ha già presentato un Modello 730 senza redditi da trading può inviare una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso. Chi non ha presentato alcuna dichiarazione rischia sanzioni per omessa dichiarazione. Per regolarizzare la propria posizione, è possibile affidarsi a Tasse Trading per l’elaborazione fiscale e il facsimile del Modello Redditi.
Guida alla dichiarazione: omessa o tardiva
La dichiarazione del conto trading è obbligatoria ogni anno e va presentata nei termini previsti. Se trasmessa entro 90 giorni dalla scadenza, è considerata tardiva e soggetta a una sanzione di €250, riducibile a €25 con il ravvedimento operoso. Se superato questo limite, diventa omessa, con sanzioni dal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo €250). Non è possibile sanare spontaneamente un’omessa dichiarazione. È possibile invece correggere errori con una dichiarazione integrativa entro quattro anni. I conti trading esteri, gli exchange e i wallet di criptovalute devono sempre essere dichiarati, anche senza prelievi o con minusvalenze.
Ravvedimento operoso conti trading
Se hai omesso o ritardato la dichiarazione di un conto trading estero, puoi regolarizzare la tua posizione con il ravvedimento operoso, che prevede il versamento delle imposte dovute con sanzioni ridotte e interessi di mora.
✔ Obblighi fiscali: dichiarare i redditi finanziari (quadri RL, RM, RT) e il possesso del conto estero (quadro RW).
✔ Tipologie di ravvedimento: dal ravvedimento sprint (entro 14 giorni) fino a quello ultra-biennale (oltre 2 anni), con sanzioni crescenti dal 1,4% al 5%.
✔ Sanzioni per omissioni:
Quadro RW non compilato: dal 3% al 15% (fino al 30% per conti in black list).
Redditi esteri non dichiarati: dal 90% al 180% delle imposte dovute.
IVAFE non versata: sanzione simile alla dichiarazione infedele.
Il versamento si effettua con Modello F24, utilizzando i codici tributo specifici per IRPEF, IVAFE e sanzioni.