Se sei residente fiscale in Italia e possiedi un conto di trading estero, devi dichiararlo nel quadro RW per il monitoraggio fiscale e pagare l’imposta IVAFE (0,2%). I redditi da trading, come plusvalenze, dividendi e interessi, sono soggetti a tassazione: 26% su azioni, forex e ETF armonizzati, 12,5% su obbligazioni nazionali e dal 23% al 43% su cripto e ETF non armonizzati. Le scadenze fiscali principali sono 30 giugno (pagamento imposte), 30 luglio (seconda rata) e 30 settembre (invio dichiarazione). Affidarsi a professionisti aiuta a evitare errori e garantire la conformità fiscale.
4 passi per essere in regola con il Fisco
Chi detiene un conto trading estero è sempre obbligato a dichiararlo nel quadro RW, indipendentemente da eventuali operazioni o plusvalenze. Le scadenze fiscali principali per il Modello Redditi Persone Fisiche sono:
✔ 30 giugno per il pagamento delle imposte.
✔ 31 luglio con una maggiorazione dello 0,4%.
✔ 31 ottobre per l’invio della dichiarazione.
Se il conto non è stato dichiarato, è possibile regolarizzarlo con il ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni. In caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate, è fondamentale fornire una documentazione corretta. Tasse Trading supporta i clienti nell’elaborazione delle dichiarazioni e nella gestione di eventuali verifiche fiscali.
Scadenza Fiscale 2024 – Conti Trading
Per chi detiene un conto trading estero, è obbligatorio dichiararlo nel quadro RW, anche in caso di minusvalenza o mancata movimentazione. Le scadenze fiscali principali sono:
✔ 30 giugno – Pagamento imposte Modello Redditi PF.
✔ 30 luglio – Pagamento con maggiorazione dello 0,4%.
✔ 30 settembre – Nuova scadenza per l’invio della dichiarazione con Modello 730 (novità 2024).
✔ 31 ottobre – Invio telematico Modello Redditi PF e dichiarazione integrativa.
Se la dichiarazione non è stata inviata, è possibile regolarizzarla con il ravvedimento operoso per evitare sanzioni. Tasse Trading offre assistenza online per elaborare la documentazione e presentare il Modello Redditi PF.