7. Meno imposte sui Redditi di Capitale

Maggio 11, 2021

I Redditi di Capitale comprendono interessi, cedole, dividendi ed ETF armonizzati, tassati separatamente al 26% e dichiarati nel quadro RM del Modello Redditi. Tuttavia, per interessi ed ETF armonizzati, è possibile optare per la tassazione ordinaria (dal 23% al 43%), vantaggiosa per chi ha redditi bassi o molte detrazioni fiscali. I dividendi esteri subiscono una doppia imposizione (15% all’estero + 26% in Italia), non compensabile con minusvalenze. Spostare i Redditi di Capitale nel quadro RL può essere utile in determinate situazioni. Scelta del broker e strumenti finanziari influenzano l’applicabilità di queste strategie.

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6. Sfruttare minusvalenze da criptovalute

Maggio 10, 2021

Fino al 2022, la tassazione delle criptovalute era legata alla soglia di €51.645,69 di giacenza per 7 giorni consecutivi. Se superata, le plusvalenze erano tassate e le minusvalenze potevano essere compensate con altri strumenti finanziari (azioni, opzioni, futures, CFD, forex). Se la soglia non veniva superata, non si pagavano imposte, ma non era possibile compensare le minusvalenze. La normativa è cambiata dal 2023, quindi queste regole valgono solo per i redditi 2021 e precedenti. Per i redditi 2024, consultare le nuove disposizioni fiscali.

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2. Bilanciare le minusvalenze

Aprile 27, 2021

Le minusvalenze da trading possono essere compensate con le plusvalenze realizzate per ridurre o azzerare l’imposta da pagare. Se a fine anno si possiedono minusvalenze realizzate e plusvalenze latenti, potrebbe essere vantaggioso chiudere le posizioni in profitto per compensare le perdite e posticipare la scadenza delle minusvalenze. Infatti, le minusvalenze non utilizzate scadono dopo 4 anni. Questa strategia è particolarmente utile in regime dichiarativo per chi opera su eToro, Binance e altri broker, permettendo di ottimizzare la tassazione e gestire al meglio le proprie perdite nel tempo.

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